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If You fall

TV Serie of 4 episodes

Karen Darke’s adventurous life story takes us from the brink of death when she fell while free-climbing in Scotland to hand-cycling the heights of the Himalayas…to the rusty knife of a Brazilian spirit surgeon. It is a story not just of climbing, courage and incredible adventures, but one of inner journeying and spirituality too. For the compelling giant screen format feature of Karen’s Incredible Story, rights holder is iFrame.

Rassegna stampa

Fellinopolis

Rassegna Web

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CORRIERE DELLA SERA

La sola mappa per trovarla è quella dei sogni. «Fellinopolis» è la capitale di un paese notturno e visionario, patria di lunatici e vitelloni, clown e ballerine, nani e veggenti, tutti agli ordini di Federico I (e unico) detto il Grande. «Ma la città di Fellini ha anche un indirizzo, il Teatro 5 di Cinecittà, il suo regno di cinema e vita. Dove aveva un suo spazio privato, una cucina, una cuoca a disposizione» ricorda Ferruccio Castronuovo, dal ‘76 all’86 a fianco di Fellini come autore dei backstage di «Casanova», «La città delle donne», «E la nave va», «Ginger e Fred». Ore e ore di filmati, molti inediti, per 40 anni conservati della Cineteca Nazionale, che ora affiorano in «Fellinopolis», film documento di Silvia Giulietti, il 18 ottobre alla Festa del Cinema di Roma (che si apre oggi) e poi nelle sale con Officine Ubu…

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RAI TG1

18-10-2020 ORE 13.30

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RAI TG2 Italia

22-10-2020

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RAI TG2 Weekend

25-10-2020

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 RAI Movie

22-10-2020

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CORRIERE DEL TICINO

Nel centenario della nascita il ricordo di Federico Fellini, un maestro che ci ha trasmesso l’idea che il cinema e l’arte possono condurci a una immaginazione più profonda e che l’essere poetici è un dovere che abbiamo verso gli altri ma soprattutto verso noi stessi. Il documentario, firmato da Silvia Giulietti, si intitola: Fellinopolis e di fatto si poggia sul lavoro di backstage girato da Ferruccio Castronuovo sugli ultimi set di Fellini: Casanova, La città delle donne, E la nave va, Ginger e Fred.

22-10-2020

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 TG5

18-10-2020 ORE 20.00

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 RAI TGR

18-10-2020 ORE 19.30

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ANSA

FELLINOPOLIS di Silvia Giulietti e LA FELLINETTE di Francesca Fabbri Fellini sono due documentari ‘omaggio’ al maestro de La dolce vita da parte di due registe, alla Festa di Roma. E tutto questo nel segno che l’opera del regista riminese, cinque volte premio Oscar, è ancora una miniera ricca di generose gallerie piene di tesori.«Raccontare il dietro le quinte dei suoi film non era facile — ammette Castronuovo —. Fellini non voleva essere disturbato, per far accettare la mia presenza dovevo rendermi invisibile, arrampicarmi sui ponti del teatro, dove non mi vedeva. Poi guardando il girato, con la sua vocina ironica fingeva di stupirsi: Ferruccino, ma dove ti eri nascosto?». Tra i momenti rubati, Fellini che dietro la cinepresa de «La città delle donne» canta la filastrocca: «La Rosina, la Rosina di Verucchio, è la prima, è la prima a venir fuori dal mucchio». E a un vecchio artista del varietà chiede di fare «quel sorrisino seduttore» sollevandogli l’angolo del labbro all’altezza malandrina.

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 RAI NEWS

Fellinopolis, l’omaggio a Fellini da dietro le quinte dei suoi film più belli Per il centenario di Fellini un documentario offre l’eccezionale opportunità di osservare il maestro al lavoro e scoprire nuovi aspetti dell’uomo e del suo processo creativo. Stefano Masi ha incontrato la regista Silvia Giulietti.

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 LUCE CINECITTA’

Per il centenario di Fellini abbiamo l’eccezionale opportunità di osservare “attraverso il buco della serratura” il maestro al lavoro e scoprire nuovi aspetti dell’uomo e del suo processo creativo.
Ferruccio Castronuovo ha avuto il privilegio unico di poter girare sui set di Fellini, documentando e rivelando gli elementi del suo “grande gioco”, le sue invenzioni e le “bugie”. Su richiesta del maestro, tra il ’76 e l’86, Ferruccio ha filmato i backstage di Casanova, Città delle donne, E la nave va e Ginger e Fred.
Ferruccio, nascosto dietro le quinte, nei suoi “speciali”, ha catturato il ritratto, senza veli e pudori, di un Fellini spontaneo, diverso dal mondano e mediatico che il mondo ha conosciuto.
Fellini si fidava di Ferruccio e gli dava il permesso di osservare e filmare quel mondo a parte, la città immaginaria popolata da personaggi unici del suo set, la meravigliosa città di Fellinopoli.
In questo documentario, le eccezionali riprese di Ferruccio incontrano le interviste dei più stretti collaboratori di Fellini, oggi premi Oscar, mentre ci parlano del loro lavoro e della loro esperienza di vita, da dietro le quinte dei suoi film più belli. Senza alcun commento vediamo e sentiamo la voce del Maestro echeggiare tra le scene e i teatri di Cinecittà, contornato da un brulicare di maestranze e professionisti intenti a creare le sue opere.
Questa combinazione crea un ponte tra il passato e il presente mostrando Fellini con il suo carisma e la sua arte, emergere dal passato nel regno delle sue creazioni.

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 TG3 LINEA NOTTE

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 RADIO RAI 3 – HOLLYWOOD PARTY

Il 2020 è l’anno di Federico Fellini, anche la Festa del Cinema di Roma lo ricorda ed ecco che oggi presentiamo Fellinopolis di Silvia Giulietti.
Insieme alla regista sarà con noi anche Ferruccio Castronuovo, l’unico ammesso a girare i backstage sui set di Fellini, da Casanova a La città delle donne, da E la nave va a Ginger e Fred, documentando e rivelando gli elementi del “grande gioco”, delle invenzioni e delle “bugie” del Maestro.

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 FRED RADIO

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FELLINOPOLIS

By Silvia Giulietti

Dur. 79’ min. documentary film, 16:9 – 4K – color, stereo – Italy 2020 –

TV Version 60′ 16:9 – 4K – color, stereo

Language Italian subtitled in English

PRESS REVIEW

Synopsis

Fellini’s charisma, art, the great game and the world that populated his movies, filmed from a hidden room, emerge from the past after 40 years.

For Fellini’s centenary we have the exceptional opportunity to observe “through the keyhole” the master at work and discover new aspects of man and the background of his creative activity.

The eye that filmed Fellini in his personal and creative intimacy, which captured all the elements of his great game, his lies, his inventions, is that one of Ferruccio Castronuovo, the only one allowed to shoot and document his sets.

Under the maestro’s request, between ’76 and ’86, Ferruccio made the backstages, which were called “special”, of Federico Fellini’s films, Casanova, City of women, And the ship goes on and Ginger and Fred.

Ferruccio, hidden behind the scenes, captured with his inquisitive eye, the profile without censorship and without veils, nor pudos, a spontaneous Fellini, different from the mundane and mediatic that everyone knows.

Fellini trusted and gave Ferruccio “carte blanche”, offering himself and not feeling observed.

A world apart, an imaginary city populated by unique characters, which had a life of its own, a Fellinopolis.

With this premise, the exceptional Oscar-winning interviewees who have collaborated with maestro Fellini, tell their work and life experience, giving back a story “from inside” the sets. This creates a virtual stage between the past and the present, narrating Fellini through his backstage, re-emerging from the past almost 40 years ago.

FESTIVALS

Festa del Cinema di Roma – 2020 – Omaggi – ITALY
ICFF – Italian Contemporary Film Festival, Toronto 2020 – Best documentary – CANADA
Sofia International Film Festival – 2021 – Kaleidoskope – BULGARIA
BAFICI  2021 – Películas sobre películas – ARGENTINA

Santa Barbara Film Festival 2021 – Documentary Competition – California (USA)

Krakow Film Festival – 2021 – Somewhere in Europe – POLAND

Shanghai International Film Festival – 2021 – Spectrum: SIFF Rhapsody – CHINA
Fajr International Film Festival 2021: Docs in Focus – IRAN
European Film Festival Palic 2021 – New European Documentary Film – SERBIA
Atlantida Film Fest 2021 – Palma de Maiorca – SPAIN
Festival delle terre del mare – Alghero – ITALY
DMZ International Documentary Film Festival 2021 – Open Cinema – KOREA
Film by the sea Festival – 2021 – The good, the bad and the ugly of Italian Cinema – NETHERLAND 

Bellaria Film Festival 2021 – Bei Doc – ITALY
Beijing International Film Festival 2021 – Panorama – Reality Rocks – CHINA
International Documentary Film Festival OFF CINEMA in Poznań 2021 – POLAND
Riga International Film Festival 2021 – LATVIA
DA2 – Zagreb Design, Art & Architecture Film Festival – CROAZIA
IndieBo – COLOMBIA
Silk Road Film Festival – CHINA

Italian Doc Fest – Moscow – RUSSIA 

FIFA – Festival International du film sur l’art – Montreal, CANADA


TEASER

Fellinopolis – Pressbook EN

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La morte legale

Special Mention Award - Bellaria Film Festival - 2018-2

LA MORTE LEGALE: Giuliano Montaldo racconta la genesi del film Sacco e Vanzetti

Regia di Silvia Giulietti e Giotto Barbieri

Boston, Massachusetts, 1920. Due italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, vengono condannati a morte, l’unica loro colpa e ssere anarchici.  Il mondo intero si ribella, le piazze si riempiono, non sono in gioco solo le vite di due uomini, ma gli ideali che rappresentano. Si alzano milioni di voci in decine di lingue diverse. Chiedono giustizia per Sacco e Vanzetti, ma nulla riesce salvare le loro vite. Il 23 agosto del 1927 Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti vengono consegnati al boia e giustiziati sulla sedia elettrica, diventando martiri di ingiustizia e simbolo di libertà.

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Quasi cinquant’anni dopo, nel 1971, Il regista Giuliano Montaldo realizza un film sulla loro incredibile storia. Il titolo è “Sacco e Vanzetti” e diventa immediatamente un manifesto contro l’intolleranza, l’ingiustizia, la pena di morte. Sacco e Vanzetti è un grande successo internazionale. La colonna sonora, “Here’s to you”, di Ennio Morricone e Joan Baez diventa simbolo di libertà e di difesa dei diritti umani, esaltando le coscienze dei giovani di tutto il mondo.

Grazie al film, Sacco e Vanzetti, si costituisce un comitato di riabilitazione e nel 1977 Michael Dukakis, governatore del Massachusetts, proclama la riabilitazione di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, dichiarando al mondo intero la loro totale innocenza.

Oggi, nel 2017, a 90 anni dall’esecuzione e a 50 dalla riabilitazione, il film di Montaldo rivedrà la luce in una versione restaurata.

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Il restauro del film Sacco e Vanzetti è l’occasione per raccontare, attraverso il documentario “La morte legale”, il lavoro straordinario di Giuliano Montaldo. Il regista espone le motivazioni di una scelta coraggiosa e rivela l’intero percorso artistico/produttivo. Nel racconto di Montaldo si rivelano i retroscena di un film diventato fondamentale per la storia del cinema italiano e internazionale.

Un esempio magistrale di come un capolavoro prende vita, nonostante le difficoltà.

Un insegnamento prezioso di valori e di professionalità da tramandare alle future generazioni.

Un omaggio dovuto e necessario a un uomo che ha avuto il coraggio di sostenere fino in fondo quello in cui credeva.

Il documentario è stato realizzato utilizzando circa trecento foto di scena del film Sacco e Vanzetti, dell’Archivio Storico Enrico Appetito. L’Archivio fotografico raccoglie immagini di scena scattate dal maestro Enrico Appetito sui set di oltre cinquecento film, dagli anni Cinquanta al 2003.

L’inserimento nel montato dei disegni di Remo Fuiano, ispirati a Sacco e Vanzetti, sono l’occasione per dimostrare quanto questa storia dia vita tutt’oggi a forme diverse nell’arte e nella cultura.

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UK

THE LEGAL DEATH: Giuliano Montaldo talks abot the genesis of the movie “Sacco e Vanzetti”

Boston, Massachusetts, 1920.

Two Italians, Nicola Sacco and Bartolomeo Vanzetti, were sentenced to death, the only crime they were guilty of was of being anarchists.

The whole world stood up, the people crowded into the town squares, not just the lives of two men were at stake but also the beliefs which they represented.

Millions of voices in many languages were raised in protest. They sought justice for Sacco and Vanzetti, but nothing could save their lives.

In August 23th, 1927 Nicola Sacco and Bartolomeo Vanzetti were executed by electric chair, becoming martyrs and icons of freedom.

Almost fifty years later, in 1971, the Italian director Giuliano Montaldo made a film about their unbelievable story. “Sacco e Vanzetti”  immediately became a manifesto against intolerance, injustice and the death penalty. It was a huge international success.

The soundtrack “Here’s to you” by Ennio Morricone and Joan Baez became an anthem of freedom and the defence of human rights, raising awareness among young people all over the world.

Because of the film, a Committee was created, and in 1977, Michael Dukakis, governor of Massachusetts, declared the rehabilitation of Nicola Sacco and Bartolomeo Vanzetti and their complete innocence to the world.

Now, in 2017, 90 years after the execution,  and 50 years after the rehabilitation, the Montaldo movie has been restored.

Director’s Note

The Legal Death celebrates the work of the great director Giuliano Montaldo who had the courage to realize a film about the story of Sacco and Vanzetti during the seventies, a time full of social upheavals.

A time where the story of two italian anarchists sent to death although they were complete innocents, was disappeared from collective memory.

Montaldo shed light on this important story of tragedy, injustice and martyrdom, and he put it on the screen because he was trustful that it could arouse a generation who was back then starting to fight  for civil rights and freedom. The opening in 1971 was a huge international success. The movie theaters were stormed of young people who saw the Sacco and Vanzetti’s sacrifice as an emblem of important beliefs and ideals. The artwork was translated and released all over the world. The soundtrack composed by Ennio Morricone and Joan Baez became an anthem sang by the voice of millions of people from all the squares all over the world. The names of Nicola Sacco and Bartolomeo Vanzetti came frome the past to testify their sacrifice for an higher level of thought.

Silvia Giulietti and Giotto Barbieri wanted to unveil what was there, behind the scenes of a film which is now a milestone in the “so called”cinema socially active.

In the documentary Montaldo tells about the genesis of the movie and also when he came up with the idea, how he found the right producer, why he chose those particular actors, his artistic approach. The creation of a masterpiece,and then the difficulties apparently intractables he had to deal with. All that allowed, even moments of real luck to get the the film in the theaters at last.

The Legal Death is a wonderful journey throughout the cinema and like every journey, you know when it starts but you’re not sure to come to an end. This is the magic of cinema…